CRONACA DELL'INAUGURAZIONE
Con questa pagina si riporta la cronaca dell’inaugurazione del Monumento ai Caduti di Sestri Ponente, avvenuta il 6 novembre 2004 in piazza Monte Santo a Genova Sestri Ponente.
Erano presenti alla cerimonia di inaugurazione:
Rappresentanti delle Forze Armate e Picchetti Armati dello Stato del presidio di Genova
Capitaneria di Porto di Genova
Carabinieri
Guardia di Finanza
Alunni e insegnanti della scuola Elementare Oberto Foglietta
Filarmonica Sestrese
Rappresentanti delle Associazioni di Sestri
A completare lo schieramento hanno fatto il loro ingresso nella piazza, accompagnati dalle note della Filarmonica Sestrese, i labari del Nastro Azzurro e delle Associazioni Combattentistiche, i gonfaloni della Regione Liguria, della Provincia di Genova e a seguire il gonfalone della Città di Genova decorato di medaglia d'oro al valor militare.
Quindi si è proceduto alla cerimonia dell’alzabandiera, mentre gli studenti della scuola Elementare Oberto Foglietta cantavano l’inno di Mameli.
È stata poi la volta degli interventi delle autorità.
Dott. Stefano Bernini, presidente Circoscrizione Medio Ponente.
Il suo intervento è stato imperniato sul ringraziare tutti coloro hanno collaborato per la riuscita dell’evento, ricordando che il monumento ai Caduti, manda un messaggio di pace che deve essere recepito da tutti i popoli. Mai più guerra con il suo prezzo di vite umane. Ha concluso il suo intevento ricordando che: “la nostra è Circoscrizione di Pace”.
Dott. Paolo Tizzoni, vice presidente Provincia di Genova
Nel suo intervento ha detto che il monumento deve fungere da monito per vigilare sulla pace e non ricadere ancora nelle sofferenze della guerra.
In particolare, con la metafora di Enea che abbandona Troia in fiamme con il padre Anchise sulle spalle e il figlio Ascanio per mano, ha voluto sottolineare l’importanza di imparare dagli errori del passato a vivere un presente che costruisca un futuro migliore.
Ha sottolineato che il presente attuale, con la firma della Costituzione Europea, deve vigilare affinchè si custodisca la pace e, ricordando gli orrori e i sacrifici della guerra, si possa costruire un futuro di benessere.
Questa metafora di Anchise (passato), Enea (presente) e Ascanio (futuro) è in qualche modo ripresa anche dai tre gruppi che scopriranno le tre statue (ogni gruppo è composto da un militare in congedo, uno in servizio e un bambino).
Prof. Giancarlo Piombino, presidente dell’Accademia Ligustica di Belle Arti
Ha esordito con “Sestri ritrova una sua memoria” riprendendo un po` il titolo della mostra che si apre in concomitanza dell’inaugurazione (mostra alla quale ha lavorato Giulio Sommariva).
Ha poi sottolineato il legame stretto fra Luigi Venzano e l’Accademia Ligustica, prima come studente, poi come accademico di merito e infine come insegnante.
Analizzando l’opera, restaurata sotto la supervisione del prof. Massimo Chiappetta, ha sottolineato l’anelito di pace che emerge dalle figure sofferenti dei tre caduti.
Nel concludere il suo intervento ha voluto ricordare il valore artistico di Luigi Venzano “modesto nella sua personalità, ma capace di esprimere valori artistici di grande valore”.
Marco Venzano, figlio dello scultore
Nel suo intervento ha ringraziato, a nome dei discendenti di Luigi Venzano, tutti coloro hanno collaborato alla realizzazione di questo sogno accarezzato per lungo tempo.
Un ringraziamento particolare lo ha rivolto alla gran folla intervenuta, segno che "a Sestri il senso civico, l’amore per la cultura e per l’arte sono molto forti". Valori che erano propri anche di Luigi Venzano.
Ha ricordato la singolare coincidenza di questa inaugurazione con l’anniversario della morte di Luigi Venzano (che si spense nella notte tra il 6 e il 7 novembre del 1962).
Poi, a causa della forte emozione per la gioia, l’intervento di Marco Venzano si è concluso anzitempo, ma chi volesse può leggerlo per intero cliccando qui.
Dott. Gianni Plinio, vice presidente della Regione.
Ha portato il saluto di Sandro Biasotti, presidente della Regione, ed il proprio saluto personale ed ha sottolineato la grande emozione e commozione nel poter inaugurare questo monumento. Ha ringraziato in particolare gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche, ricordando i decorati di guerra.
Ha sottolineato l’orgoglio della Regione per aver coordinato questo recupero di un monumento, che equivale al recupero della memoria storica, come vuole il presidente Ciampi.
Ha poi voluto ricordare tutti i soldati italiani attualmente impegnati nel mondo in operazioni umanitarie di pace. Ha terminato il suo intervento con le seguenti parole: “Onore ai Caduti di tutte le guerre! Viva Sestri Ponente! Viva l’Italia!”
Terminati i discorsi si avvicina l’atteso momento della scopertura delle tre statue.
A scoprire il monumento sono incaricati:
per il Caduto di terra: un militare dell’Esercito in servizio, uno in congedo e una ragazzina (alunna della scuola Oberto Foglietta)
per il Caduto di mare: un militare della Marina in servizio, uno in congedo e un ragazzino (alunno della scuola Oberto Foglietta)
per il Caduto dell’aria: un militare dell’Aeronautica in servizio, uno in congedo e un ragazzino (Emanuele, pronipote di Luigi Venzano).
Il pubblico ha accompagnato il momento tanto atteso con un lungo applauso.
Quindi il Cappellano Capo del presidio Militare di Genova, Monsignor Giovanni Denegri ha benedetto il monumento.
È seguita la lettura della Preghiera per la Patria da parte di un bersagliere in congedo.
A questo punto sono stati presentati gli onori ai Caduti, mentre la Filarmonica Sestrese intonava le note del "Piave".
Le note del "Silenzio" hanno chiuso questo momento di commemorazione.
Infine, a conclusione di tutta la cerimonia, si è data lettura del messaggio del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, dott. Gaetano Gifuni, che a nome del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, dava il saluto a tutti i presenti e si complimentava per il restauro di quest’opera e per questa “cerimonia che unisce le generazioni nella riflessione e nel ricordo. I luoghi e i simboli della memoria storica sono da conservare per coltivare gli ideali di libertà e giustizia, nell’integrazione delle diverse identità di tutti i popoli”.